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Colorimetro, ITIS Cannizzaro, Catania, Italy
Fig 4:
Colorimetro Baush-Lomb
Colorimetro monocuvetta con monocromatore a reticolo. È stato usato per tanti anni ed è tuttora in uso in tanti laboratori di analisi.
Fig 5:
Spettrofotometro UV-VIS Perkin Elmer
Spettrofotometro UV-VIS monoraggio con due sorgenti luminose: lampada a tungsteno (VIS) e lampada al deuterio (UV).
Monocromatore con prismi e reticoli.
Colorimetro, ITIS Cannizzaro, Catania, Italy
Fig 6:
Spettrofotometro UV-VIS Hitachi
Spettrofotometro doppio raggio con le due sorgenti luminose: lampade al tungsteno e al deuterio.
Munito di computer, permette la registrazione automatica dello spettro e la determinazione automatica della retta di taratura. Monocromatore a reticolo. Rivelatore: fotodiodi. Monocromatore con filtri e reticoli. Rivelatore: fotodiodi.
Fig 7:
Spettrofotometro Spectonic20 Genesys
Spettrofotometro monoraggio con display a cristalli liquidi.
Ampiezza della banda passante 8nm e monocromatore a reticolo a 1200 linee/mm.
In questi strumenti però, non si riesce ad ottenere radiazioni perfettamente monocromatiche, dunque le analisi eseguite sono poco precise.Si preferiscono pertanto i colorimetri fotoelettrici che possiedono un diverso schema di funzionamento.La luce policromatica emessa dalla sorgente luminosa viene resa pressoché monocromatica al passaggio attraverso il filtro.
Il raggio (pressoché) monocromatico attraversa il campione contenuto in una vaschetta e, in uscita , indebolito a seconda della concentrazione, va a colpire una cellula fotoelettrica che trasforma il segnale luminoso in corrente elettrica, la cui intensità è proporzionale a quella del raggio, cioè alla trasmittanza della soluzione esaminata.
I colorimetri fotoelettrici, dunque, misurando direttamente l’estinzione permettono analisi quantitative rapide.
Sicuramente risultati più precisi si possono ottenere con altri strumenti che si chiamano spettrofotometri. La spettrofotometria si basa sulle stesse leggi che regolano la colorimetria ma differisce in alcuni particolari costruttivi degli strumenti.
In particolare, anziché impiegare filtri, si usano dei monocromatori, i quali sono in grado di produrre radiazioni perfettamente monocromatiche; ciò porta ad una maggiore aderenza alla legge di Lambert-Beer.
Ben si comprende dunque,l’ampio settore di impiego di questi strumenti sia per analisi qualitative che per analisi quantitative.
Si ringrazia l’ITI Cannizzaro di Catania per la gentile concessione del materiale fotografico.
L’istituto tecnico industriale Stanislao Cannizzaro di Catania rappresenta un punto di riferimento per la formazione di figure professionali con adeguata preparazione nel campo della chimica, della meccanica, dell’informatica e dell’elettrotecnica.
L’istituto possiede sia strumenti che risalgono agli anni ’60 che apparecchiature piu’ sofisticate acquistate nell’ultimo decennio che danno agli studenti la possibilità di lavorare sia in gruppo che singolarmente.
Colorimetro, ITIS Cannizzaro, Catania, Italy
Fig 8:
Colorimetro Hanna
Fotometro multiparametro per analisi delle acque.
Monocromatore con filtri interferenziali e rivelatore con fotocellula al silicio.
Fig 9:
Spettrofotometro Varian
Spettrofotometro mono raggio con un'unica sorgente luminosa sia per UV che VIS (lampada allo Xenon). Munito di computer, permette la registrazione automatica dello spettro e la determinazione automatica della retta di taratura.
L’istituto tenendo conto delle nuove realtà produttive, che tendono a ridefinire il concetto di professionalità nel senso della più ampia polivalenza delle capacità e delle competenze, ha favorito nel campo dei programmi didattici una scelta indirizzata ad una chimica più evoluta e a più alto contenuto tecnologico.
Iconography
- www.francozeri.com/sistemi/colorimetria.htm
Bibliography
- www.sapere.it/gr/TopicListServlet?catid=10253
- www.stateoftheart.it/applikon_
Colorimetria_An_2.htm - www.pacifici-net.it/biologia/Metodologie_Bio
chimiche/le_tecniche_spettroscopiche.htm
