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Ai giorni d’oggi alcune cose sono prese alla leggera, come il modo in cui interagiamo con i computer. Guardiamo sempre i nostri schermi senza chiederci una domanda: cosa sto guardando? La risposta è l’Interfaccia Grafica Utente (GUI), e l'obiettivo di quest’articolo è di fare una ricerca dettagliata su uno dei primi passi della rivoluzione nel mondo dell’informatica e cominceremo dall’origine di questa meravigliosa tematica...
Ogni volta che avviamo i nostri computer vediamo una schermata d’avvio che nasconde i codici che il nostro computer esegue per caricare il sistema operativo. Quando arriviamo alla schermata d’accesso vediamo gli utenti e scriviamo la nostra password invece di scrivere il nostro nome utente e password su uno schermo nero con lettere verdi. Quando finalmente carichiamo la nostra scrivania non dobbiamo scrivere linee di codici per fare cose che adesso possono sembrare facili, come aprire un documento, invece clicchiamo due volte sul documento che vogliamo aprire.
Tutto questo è possibile grazie a quello che chiamiamo GUI, l’Interfaccia Grafica Utente.
Qualunque cosa vediamo sul nostro computer è in forma d’icona o testo a cui possiamo accede cliccando due volte su di esso, a differenza dei computer precedenti dove si doveva scrivere la posizione del file nel disco rigido del computer ed eseguire un comando per aprirlo.
Il GUI è una delle migliori invenzioni per l’uso del computer perché rende tutto semplice da fare e molto più veloce in confronto al passato.
La prima idea di un GUI viene da Vannevar Bush all’incirca nel 1930 quando descrisse un dispositivo chiamato Memex, composto da 2 superfici sensibili al tocco che somigliavano ad una scrivania con una tastiera e uno scanner abbinati. Ovviamente non avevamo ancora la tecnologia per creare questo dispositivo a quei tempi, ma durante gli anni il concetto si è evoluto in ciò che vediamo e usiamo oggi.
Il primo GUI fu creato da Douglas Engelbart, dopo aver ricevuto fondi dalla United States Air Force lui tenne una conferenza pubblica, nel 1968, mostrando l’NLS, l’oN-Line System. L’NLS era collegato ad altri computer, il che lo rendeva un sistema di computer che lavoravano insieme online, ma questo dispositivo mostrava grafica vettoriale e testo nello stesso schermo, anche se si potevano riprodurre solo lettere maiuscole. Per usare l’NLS Engelbart lavorò due 3 dispositivi di input diversi, una tastiera, una scatola con 3 bottoni che diventerà ciò che chiamiamo mouse, e una tastiera per le combinazioni. Con il mouse che aveva creato, Englebert navigava sul display del’lNLS proprio come facciamo con i computer oggi.
Questo progetto fu ripreso da una compagnia molto conosciuta nel settore della carta e delle fotocopiatrici: Xerox. Xerox creò il Centro Ricerche di Palo Alto, ovvero lo Xerox PARC, dove venne creato l’Alto nel 1973. L’Alto era un computer che usava un monitor dalle dimensione di un foglio di carta e serviva a mostrare i contenuti che venivano stampati da una stampante a laser, un’altra delle loro invenzioni.
Il GUI usto nell’Alto era solo leggermente grafico e rudimentale, infatti non esistevano le “finestre” come le intendiamo oggi ed era piuttosto semplice. Xerox PARC capì che avrebbe avuto bisogno di un ambiente migliore per eseguire nuove applicazioni, un’ambiente che sarebbe diventato Smalltalk.
Smalltalk era un linguaggio di programmazione orientato sugli oggetti creato nel 1974, ma era anche un programma che veniva avviato direttamente dall’Alto che prendeva il controllo dell’intero ambiente su cui lavorava. Era composto da finestre separate che potevano essere impilate una sopra l’altra, icone, pop-up per i menù e barre di scorrimento per scorrere attraverso le pagine.
Mentre l’Alto non diventò un prodotto commerciale, Xerox creò un altro modello nel 1981 che vendeva per $17.000, lo Star 8010 con una versione più limitata del sistema Smalltalk.
Negli anni ’80 molti sistemi incominciarono ad usare i GUI, con molte compagnie che creavano i loro GUI per DOS, Atari e Commodore 64.
Uno dei primi GUI era VisiOn, un’interfaccia molto costosa ed altamente basata sul testo che usava principalmente il testo invece di icone. L’intera esperienza era piuttosto impacciata perché usava uno schermo monocromatico e richiedeva requisiti alti per funzionare.
Tandy Deskmate era un GUI allegato ai PC Tandy nel 1984, usava scorciatoie tramite combinazioni di tasti della tastiera per navigare fra i menù.
Nel 1985 venne creato GEM, un GUI per DOS e l’ST della Atari. GEM era così simile al GUI della Apple che venne infine fatta causa e la distribuzione di GEM per DOS finì, mentre la versione per i computer della Atari continuò ad essere venduta.
L’Amiga Workbench era un altro GUI fatto per il computer della Commodore, portò con se molti cambiamenti al sistema come poter muovere le finestre tra le pile e poter lavorare sulle finestre che non si trovavano sulla superficie delle pile.
GEOS era un altro GUI per computer più vecchi come il Commodore 64 e l’Apple II, non richiedeva requisiti alti e somigliava molto al GUI del GEM.
Nel 1987 una compagnia chiamata Acorn cominciò a vendere i loro computer con Arthur, il loro GUI personalizzato, caratterizzato dai colori in 16 bit ed un “Dock”. Nel dock si potevano mettere le scorciatoie delle applicazioni, come facciamo oggi nella task bar di Windows o nel Dock di Mac OSX.
Nel 1985 Steve Jobs lasciò la Apple dopo vari scontri interni e fondò NeXT, che creerà uno dei migliori GUI disponibili a quei tempi.
Con questa nuova compagnia, Steve Jobs cominciò a competere direttamente con Apple e tutti gli altri produttori di computer, ma anche con Microsoft che aveva già creato il suo sistema Windows.
NeXTStep era un sistema molto moderno e avanzato con un GUI che, attraverso gli anni e con Steve Jobs al controllo del progetto, diventò un investimento interessante per Apple.
Nelle versioni più tarde NeXTStep diventò un sistema versatile che poteva comunicare con quasi tutti i network maggiori ed i loro sistemi, aveva grafiche veloci che potevano ridisegnare finestre senza dover aspettare lunghi periodi di caricamento, un sistema di navigazione file molto facile da utilizzare e aveva un
dock che si poteva trovare su entrambi i lati dello schermo.
NeXTStep era così ben strutturato che Apple decise di comprare NeXT ed incorporarlo nel proprio prossimo sistema.
Quando Steve Jobs, co-fondatore della Apple Computer nel 1976, visitò lo Xerox PARC e vide Smalltalk si convinse che il GUI sarebbe stato la base del futuro dell’informatica. Quello che vide insieme ad alcuni impiegati della Apple cambiò quello che Lisa, la nuova generazione di computer della Apple, sarebbe stato poiché era stato visto come un computer basato sulle linee di comando testuali. Lisa diventò un computer grafico, ma non fu molto popolare quando venne lanciato sul mercato nel 1983 principalmente per due motivi: costava ben $10.000 ed era difficile scrivere programmi per il nuovo sistema. Alcune delle caratteristiche più importanti del GUI del Lisa era l’uso delle icone per i documenti e applicazioni, menù a tendina sulla parte superiore dello schermo e scorciatoie per i comandi più usati attraverso la tastiera. Un cestino era stato aggiunto per eliminare i documenti e il mouse, che originalmente aveva 3 bottoni, 2 nello Xerox Star, adesso aveva solo 1 bottone e serviva per navigare attraverso l’intera interfaccia e per la prima volta l’idea di cliccare due volte per aprire un documento o eseguire un programma venne creata. Il “Drag and drop” (trascina e lascia) è un’altra invenzione usata nel sistema del Lisa oltre poter aprire un programma che apre un certo tipo di documenti quando si apre un documento.
Steve Jobs era il capo del progetto Macintosh, il suo obbiettivo era creare un computer che costava poco ma un impatto commerciale molto alto con la maggior parte delle funzioni introdotte dal Lisa. Il Macintosh era un vero successo, con un prezzo di $2.495, uno schermo monocromatico da 9”, 128K di memoria ed un lettore floppy, facendolo diventare un successo. Visto che il Macintosh 128K aveva poca memoria il Sistema Operativo doveva essere riscritto ma il Macintosh System 1 condivideva alcuni dei codici base del sistema del Lisa.
Il GUI del Macintosh System è rimasto piuttosto simile fino al System 7.0 quando diventò a colori e introdusse dei cambiamenti grafici. Dopo divento Mac OS 8 così che il sistema potesse essere venduto e avviato dai PC mantenendo il nome del produttore.
I cambiamenti più grandi nel Mac UI vennero con l’acquisizione di NeXT ed il ritorno di Steve Jobs che portò il GUI di NeXTStep ai programmatori dell’Apple. La nuova interfaccia si “fuse” con Mac OS 9 e venne introdotta in una versione beta pubblica sotto nome di Mac OSX.
L’aspetto del sistema cambiò radicalmente grazie ai nuovi elementi del GUI come Aqua e l’aspetto metallico delle finestre. Vennero portate anche degli effetti grafici come animazioni quando si minimizzano e massimizzano le finestre.
Mentre le nuove versioni di Mac OSX fino alla 5ª versione lasciarono il GUI quasi identico, la nuova versione, Mac OSX Leopard (10.5) introdusse altri elementi grafici ed eliminò parte dell’interfaccia Aqua. L’eliminazione di Aqua continuò in Mac OSX Lino (10.7) dove si possono trovare solo pochi dettagli di Aqua rimanenti. Altri cambiamenti che si possono notare in queste ultime versioni del sistema sono la perdita di colore nelle icone in favore dell’aspetto metallico.
Quando Microsoft creò Windows 1.0 originalmente sarebbe stato chiamato Interface Manager, era un’incrocio tra un GUI chiamato VisiOn, molto costoso e più che altro testuale, e il loro programma Microsoft Word per DOS. Windows 1.0 arrivò nel mercato nel 1985, usava colori e assomigliava molto al Macintosh System 1 per vari motivi. Microsoft lavorò insieme ad Apple per erre alcune delle prime applicazioni per il Macintosh perciò potrebbero essere stati influenzati dal GUI del Macintosh.
Apple non denunciò Microsoft per Windows 1.0 ma per la seconda versione, Windows 2.0. Sembrava e funzionava sempre di più al sistema del Macintosh così Apple portò il caso in corte ma a causa di alcuni accordi precedenti con Microsoft, quest’ultima ottenne il beneficio del dubbio e vinse il caso.
Con Windows 95 Microsoft arrivò prima nella gara dei Sistemi Operativi e diventò il GUI più popolare. Microsoft non fece molti cambiamenti nelle versioni successive di Windows fino al 2007 quando venne rilasciato Windows Vista con la nuova interfaccia: Windows Aero, anche se era spudoratamente ispirata dal GUI della Apple. La prossima versione di Windows è in fase di sviluppo da un po’ di tempo e una delle nuove caratteristiche del sistema sarà un nuovo ed originale GUI che servirà a funzionare bene con i computer tablet e che somiglierà di più alla versione per cellulari del sistema.
Quando Microsoft creò Windows 2.0, Apple decise di denunciare la compagnia per il loro GUI. Windows cominciò la sua vista come una serie di programmi di produttività che noi conosciamo come Microsoft Office, era uno dei primi programmi scritti per il Macintosh. Quando Bill Gates minacciò di cancellare il progetto richiese di autorizzare parte del MacUI alla Microsoft per essere usato nelle applicazioni della Microsoft sui PC e che Apple cancellasse il sui programmi di produttività per Macintosh. Apple non poteva rischiare di perdere la collaborazione della Microsoft così esaudirono le richieste ma questo aiutò la Microsoft a vincere il caso in corte quando Apple dichiarò 189 violazioni dei brevetti.
Quando uscì Windows Vista, Apple criticò il modo in cui Microsoft prese il design della Apple e usò quest’ultimo nel loro sistema ma sembrò quasi uno scherzo.
Molti fan spesso commentano sulle varie similarità dei cambiamenti recenti nell’UI della Microsoft e gli utenti PC si giustificano, come una volta fece Bill Gates, dicendo che Apple copiò da Xerox.
Questo non è vero, infatti la Apple non copiò il GUI dell’Alto o il linguaggio Smalltalk, ma creò il proprio GUI e programmò il proprio linguaggio basandosi su quello che un piccolo gruppo della Apple vide durante la loro visita allo Xerox PARC. Inoltre Steve Jobs pagò il tour nello Xerox PARC dando parte delle azioni della Apple alla Xerox e più tardi assunse alcuni dei loro programmatori per lavorare per la Apple.
Mentre i vari GUI si evolvono durante il tempo noi continuiamo ad adattarci ai diversi modi di interagire con il software e l’hardware. Negli ultimi anni abbiamo assistito all’arrivo degli smartphone e dei tablet che usano superfici multitouch, sensibili al tocco, rendendo l’interazione con i dispositivi ancora più semplici ma richiedendo nuove interfacce che funzionano meglio con i gesti. Presto potremmo anche trovare dei GUI sviluppati per spazi 3D, un concetto che si potrebbe applicare in un ambiente olografico oppure, meno probabilmente, agli spostamenti di vista attraverso movimenti quando si naviga attraverso i diversi elementi grafici.
Il GUI è definitivamente una creazione recente ed è ancora un concetto relativamente nuovo, ma nella sua breve storia abbiamo visto, attraverso quest’articolo, è cambiato in molti modi e continuerà a cambiare per ancora molto tempo.