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> Nanoscience in fiction vs. fiction in nanoscience Issue: 2014-1 Section: 17-19

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Per trattare il tema delle nanotecnologie, con particolarità sull’argomento nanotecnologie nelle science fiction, vogliamo evidenziare l’importanza della soggettività. Ciascuno di noi ha una propria interpretazione della realtà circostante; abbiamo provato più volte a miscelare i nostri punti di vista, ma alla fine, dopo numerosi confronti e combattimenti, abbiamo deciso di mantenere ciascuno la propria visione. Noi autori dell’articolo, ci siamo resi conto di questa realtà nell’esatto momento in cui ci siamo incontrati per sviluppare questo topic. Così lasciamo al lettore l’opportunità di scegliere quale delle due interpretazioni rispecchi a pieno il topic.

Godetevi questa lettura e saremo felici di ricevere i vostri commenti.

Gli autori.

 

Nano science in fiction

Introduzione

“Pensare in piccolo”: questo è il punto di partenza della nostra ricerca. Le nanotecnologie e i nanomateriali sono entrati già da tempo nelle applicazioni di uso comune e negli oggetti che usiamo tutti i giorni. Molte innovazioni raggiunte nel settore dell’automotive, dell’elettronica, della medicina e nei materiali da costruzione non sarebbero state possibili senza l’impiego delle nanotecnologie. E il potenziale che offrono nell’immediato futuro è immenso: sviluppo di nuovi metodi per migliorare il rilascio dei farmaci, elementi fotovoltaici ad altissimo rendimento, materiali intelligenti per l’accumulo di energia, batterie al litio più efficienti e di lunga durata.

Potremmo pensare: “Le nanotecnologie sono una realtà troppo lontana dalla nostra”, Ma questo non è corretto. Come dimostrato la nanotecnologia è una realtà che ci appartiene da sempre. Siete ancora dubbiosi? Pensate, ad esempio, alla coppa di Licurgo, un tipo di coppa diatreta in vetro risalente all’epoca romana (IV secolo). Il vetro della coppa presenta piccole quantità di nano particelle di oro e argento, per questo cambia colore in base alla direzione della luce che lo colpisce. Questo effetto è detto dicroico.

Inoltre esse sono presenti in natura: l’esempio perfetto è dato dalle zampette del geco. Esse hanno pieghe ricoperte da migliaia di setole filiformi a loro volta formate da centinaia di filamenti microscopici imbevuti di cheratina che permettono di beffarsi della gravità e rimanere attaccati a qualunque superficie.

I ricercatori vogliono realizzare sostanze adesive che, come le zampe del geco, aderiscano a superfici lisce.

Nella storia umana, le fantasie sulla nanotecnologia hanno influenzato una moltitudine di campi: letteratura, filosofia, arte, cinematografia, videogiochi e via dicendo.

L’idea di qualcosa di così minuto che riesca a realizzare tutto ciò che noi desideriamo ha sempre stuzzicato l’immaginario collettivo.

 

Obiettivi

L’obiettivo principale è trovare quelle fonti strettamente connesse all’ambito dell’immaginazione e della fantasia che sono fonte di ispirazione per i grandi uomini di scienza che hanno contribuito con le loro creazioni alla crescita di tutta l’umanità .

Sorgono dunque spontanee delle domanda: ancora prima che la tecnologia esistesse, uomini illustri del passato riuscivano ad immaginare realtà che solo oggi ci appartengono? Le nanotecnologie sono una di questa? Come potevano pensare a qualcosa di tanto impensabile e distante?

 

Metodi E Materiali

In ordine cronologico attraverso un’accurata ricerca abbiamo scoperto che gli autori del passato hanno introdotto l’argomento.

Vi presentiamo una lista degli autori che ci hanno ispirato:

 

Nanotecnologia nella letteratura

In passato il filosofo Democrito (B.C. – 370 A.D.) parlò di atomi, ma ora assistiamo a una rivoluzione culturale concreta, che permette agli scienziati di manipolare atomi, molecole e agglomerati per costruire strumenti infinitamente minuti.

 

Francis Bacon – La Nuova Atlantide

Il primo che parlò di nanotecnologia fu Francis Bacon (1561-1626). Egli scrisse La Nuova Atlantide, descrivendo un’ipotetica isola della scienza, abitata da scienziati di grande ingegno. Qui gli uomini eseguono ricerche ed esperimenti d’ogni genere: clonazione, ibernazione, trapianti e creazione di nuovi materiali con l’aiuto delle nanotecnologie. “La Nuova Atlantide” precede le fiction fantascientifiche. Generalmente si tratta di utopie e distopie che descrivono l’influenza delle scienze odierne o future sulla società.

 

Aldous Huxley – Il Mondo Nuovo

Lo scrittore inglese Aldous Huxley (1894-1963) nel suo Il Nuovo Mondo descrive un mondo futuristico. Ogni cittadino viene concepito in provette etichettate che determineranno il ruolo dell’individuo nella società. Ogni cittadino è controllato tramite nane camere nascoste ovunque. In questo mondo le nanotecnologie sono usate per il controllo mentale.

 

George Orwell - 1984

Ispirato da lui, George Orwell (1903-1950) scrisse 1984, una distopia in cui il mondo è diviso in tre grandi stati. Il Grande Fratello, l’antagonista, controlla il mondo intero con l’aiuto di micro telecamere che spiano la vita di ogni persona.

 

Michael Crichton - Preda

Nel 2002 Michael Crichton (1984-2008) scrisse Preda: in un desolato luogo in America, una nuvola di nane particelle, micro robot, è scappata da un laboratorio. Essi sono stati programmati per essere predatori e distruggere tutto ciò che incontrano nel loro cammino.

 

Neal Stephenson – L’età Di Diamante

Il migliore esempio di nanotecnologie in ambito letterario è dato dal libro L’era di diamante di Neal Stephenson. Nella Shangai del XXI secolo, la nanotecnologia influenza ogni singolo aspetto della vita comune. La protagonista è una ragazzina, Nell. Le nanotecnologie sono alla base del romanzo, poiché sono usate per creare ogni genere di oggetto, e quasi ogni tipo di materiale può essere realizzato a buon mercato ed in grande quantità usando un compilatore di materia, che ricrea anche i diamanti. Questo permette di costruire innovativi progetti architettonici. Le città impiegano anche piccola macchina nanotecnologiche per scopi difensivi. Quando la scarsità materiale svanisce, nuovi fattori economici e culturali emergono per creare altri tipi di scarsità.

 

Nanotecnologia nel cinema e nei videogiochi

Il mondo del cinema ci mostra tutti i possibili impieghi della scienza.

 

Fantastic Voyage

Un fantastico esempio di nanotecnologie è Viaggio Allucinante, realizzato nel 1996. Una squadra di medici è rimpicciolita, s’imbarca su di un micro sottomarino iniettato all’interno del corpo di uno scienziato per rimuovere un terribile ematoma cerebrale. È strano? Immaginate di poter, un giorno, andare in una farmacia non per comprare farmaci, bensì per acquistare una piccola fialetta di nano robot che inietterete nel corpo, ed essi vi cureranno. Il tutto sarà monitorato, grazie ad uno schermo collegato ai nano robot, così da poter acquisire nuove nozioni riguardo il nostro corpo. Perché no?

 

Elysium

Immagina il futuro. Riusciresti a vivere su un pianeta privo di natura, libertà e felicità?

Quando la Terra diventerà un luogo non più abitabile, gli scienziati potrebbero creare un pianeta artificiale per l’intera popolazione. Elysium è uno di questi. Qui troviamo tutta la tecnologia che permette all’uomo di poter cambiare la propria vita e di curare ogni malattia, proprio per questo Max, il protagonista, intraprenderà il viaggio verso il pianeta della salvezza. Su Elysium è possibile curare varie malattie grazie a dei macchinari chiamati capsule funzionanti tramite microchip fusi nel codice genetico degli uomini. Questi microchip permettono alle capsule di riconoscere il tipo di malattia e curarla.

 

Bicentennial Man

Comunque, la fantasia più ricorrente è la creazione di macchine uguali all’uomo sotto ogni punto di vista. In questo film un fisico riproduce perfino la pelle utilizzando nane particelle. E noi siamo, allo stesso tempo, affascinati e impauriti dalla possibilità di ricreare la mente umana e tutti i suoi processi, quali sensibilità agli stati d’animo, i sentimenti, i temperamenti, sensibilità alla fauna selvatica e gli animali, l’umorismo, la coscienza spirituale e l’immaginazione.

 

Crysis

Crysis è una sequela di video giochi ambientati nel 2021 quando la terra è soggetta ad un’ invasione di alieni. I difensori della terra sono soldati armati di equipaggiamento nanotecnologico che dà loro più agilità, più forza e più efficienza. Qual è il loro segreto? La nano armatura è costruita con molecole formate da atomi di CryFibril, in altre parole grafene, che rendono la Nanosuit più leggera, più forte e più efficiente.

 

Eva

Portate al limite la vostra fantasia. Chiedetevi “E’ possibile riprodurre davanti ai nostri occhi la psicologia della mente umana e i suoi processi? E se potessi manipolare le sinapsi?” Alex riesce a farlo.

Egli è solo il protagonista del film Eva.

Come fa? Grazie ad un dispositivo tecnologico simile a un proiettore cinematografico, lui crea la mappatura della mente artificiale nel vuoto: essa gli permette di trasferire le sinapsi, in altre parole le nane particelle, da un punto all’altro della mappa così da modificarne le caratteristiche. Ora immaginate un apparecchio identico nella realtà: i medici scienziati potrebbero curare malattie e disordini mentali.

 

Fiction in nano science

Introduzione

Immaginatevi un uomo qualunque, con capacità sorprendenti, ha il potere di ricevere le onde radio in modo diretto, di aggiustarsi la vista e di vedere anche tra la nebbia più densa come Riddick. Inoltre, può penetrarvi muri più spessi con lo sguardo, avere la possibilità di visitare il cosmo ogni volta con l’aiuto dell’”ascensore spaziale” e di vestirsi con vestiti intelligenti, che si puliscono da soli o non si sporcano mai. Anche se queste cose appaiono circa impossibili o presenti solo nelle SF, di fatto, esistono già e sono in uno stato primordiale. Tutto ciò è possibile grazie alla NANOTECNOLOGIA.

 

La Transformazione Della Nanotecnologia Dall’Arte In Scienza

Quando si tratta di nanotecnologia, abbiamo la sensazione che ci troviamo in Star Trek, ma sorprendentemente sono presenti sul mercato da qualche tempo centinaia di prodotti basati sulla nanotecnologia.

 

Robocop

Un personaggio conosciuto è il guerriero della giustizia Robocop, il quale è stato reso famoso dai film del campo delle SF. Tuttavia l’esercito americano si è proposto da qualche tempo di mettere in pratica il progetto e, probabilmente nel 2020, tutti i soldati vestiranno “armature nanometriche”, realizzate con materiali che contengono fibre di nano tubi che li difenderanno da ogni proiettile e dagli effetti distruttivi degli esplosivi, avendo una durezza colossale ma essendo flessibile come una tela, rispondendo ai comandi verbali di chi indossa l’armatura e permettendogli di essere invisibile.

 

Vestiti realizzati con nanotubi

Vestiti che puoi indossare polverizzandoli direttamente sul corpo. Suona strano: “Aspetta che mi vesto. Dove ho messo lo spray per la maglia azzurra?”. Certamente, sembra impossibile, come le altre invenzioni, ma sono più igienici e il più grande vantaggio è che non devi lavarli e lasciano spazio all’immaginazione per la creazione di nuovi modelli di vestiti. L’unico problema è che per un periodo costeranno molto, la somma stimata si aggira sui 10.000 $.

Il prodotto si chiama Fabrican ed è stato inventato dal progettista spagnolo, Manel Torres, che ha dedicato dieci anni della sua vita allo sviluppo e perfezionamento di questa invenzione. I vestiti che si ottengono tramite la polverizzazione si adattano a chiunque e si asciugano all’instante dopo il contatto con la pelle. “La sicurezza viene al primo posto!”, ecco perché ogni volta che si applica questo tessuto liquido, è necessario portare un paio di occhiali di protezione per evitare il contatto con gli occhi. L’invenzione si può estendere su una vasta gamma di tessuti come cerotti protettori, imbottiture, prodotti per la pulizia o decorazioni interne.

 

I Vestiti Invisibili

In Scozia è stato creato un materiale che pare giochi con i fasci di luce e con la tua mente, pertanto, la persona che lo veste diventa relativamente invisibile, come succede con il famoso mantello dell’invisibilità di Harry Potter. Il materiale si chiama Metaflex ed è stato creato dai ricercatori dell’Università di Saint Andrews, in Scozia. Il materiale curva la luce, invece di rifletterla, quindi, tutto quel che si trova dietro al materiale, scompare. Sembra magia, ma alla base di questa invenzione, che pare relativamente semplice, si trova uno studio complesso di fisica.

 

Le Nanolenti A Contatto

La vista è un senso essenziale per l’uomo, per questo i ricercatori dell’Università di Washington cercano un modo per migliorarla con l’aiuto di una lente a contatto con un display. Può aiutare una persona ad arrivare alla destinazione voluta in una città sconosciuta, per esempio. In questo modo, la lente si attiva e mostra più indizi e indicatori che la persona messa in causa, possono utilizzare per raggiungere la destinazione gradita. Su questa lente sono montate connessioni elettriche e una matrice di led.

 

L’ascensore Spaziale

Avete mai provato ad immaginare come si sia sentito Neil Armstrong osservando la Terra dalla Luna? In non più di quindici anni non sarà più necessario essere un astronauta per visitare lo spazio, poiché la nanotecnologia può renderlo possibile a chiunque di noi. Il progetto si trova in uno stato iniziale in un istituto che appartiene alla NASA, e prevede la costruzione di un ascensore spaziale. Quest’ultimo sarà molto resistente e costruito da una combinazione di carbonio, scoperta da un giapponese, nel 1881, e ribattezzata nano tubo.

 

Nokia Morph: Materiali Che Si Trasformano

La Nokia è riuscita a compattare diverse tecnologie in un solo dispositivo che, di nuovo, pare un oggetto magico. Quest’apparecchio affascinante può cambiare la forma da un bracciale a un telefono comune o piedistallo per la scrivania.

È trasparente, la superficie si può pulire da sola e riesce a caricarsi con qualunque risorsa di energia che rivela. L’apparecchio è esposto al Museo di Arte Moderna a New York, dove dimostra la flessibilità di cui è capace offrendo ispirazione e visione per nuove scoperte nel futuro.

 

Conclusione

Dalla sua apparizione sul pianeta, l’uomo ha dimostrato che la sua capacità creativa è illimitata. Tutto ciò che l’uomo immagina, la mente crea. Le invenzioni basate sulla nanotecnologia sono promettenti e conducono non solo alla miglioramento della vita, ma anche alla rimozione della routine, lasciando il posto all’immaginazione e all’inventiva dell’uomo. Verrà il momento in cui la maniglia dell’ombrello si scalderà a contatto con la nostra mano grazie a dei nano sensori termici; o quando ci cureremo grazie all’aiuto dei nanofarmaci che sostituiranno medici ed ospedali. Ugualmente, le scuole potranno identificare i bisogni di qualunque bambino con l’aiuto di nanopsicologi e, dopo aver identificato il profilo di ogni bambino tramite una diagnosi psicologica, potranno conoscere le loro inclinazioni naturali e migliorarle.

 

Bibliography

 

Iconography