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Giuseppe Merandino

Liceo Scientifico Enrico Boggio Lera, Catania, Italia

 

Questo articolo si propone di spiegare come la nascita dell’etologia sia stata influenzata dallo studio dell’evoluzione senza il quale non sarebbero state scoperte quei principi che sono alla base di questa disciplina quali la classificazione delle specie appartenenti al mondo animale e l’adattamento di queste ultime all’ambiente circostante; il termine Etologia non si potrebbe nemmeno pensare se prima non considerassimo le tesi sull'evoluzione come il fattore di crescita della materia in questione; l'Etologia si sviluppa con l'evoluzione senza la quale non avrebbe alcun senso... ecco perché l’evoluzione stessa è fondamentale. Innanzitutto presentiamo l’Etologia come quella parte della Zoologia che si occupa dello studio del comportamento animale, definibile come un insieme di risposte a delle determinate sollecitazioni da parte dell’ambiente circostante; quindi ad ogni stimolo, qualunque esso sia corrisponde un comportamento eseguito in maniera del tutto meccanica ovvero senza l’utilizzo dell’intelletto e quindi del pensiero. Il grande sviluppo dell’Etologia si ebbe grazie al contributo da parte dello scienziato Jean Baptise Lamarck, il quale si dedicò in particolar modo al tema dell’evoluzione; fu il primo ad ipotizzare che tutti gli animali compreso l’Homo Sapiens discendessero da altre specie. Egli affermava l'ereditabilità dei caratteri acquisiti, ovvero che le caratteristiche acquisite da un singolo individuo fossero ereditabili ; ad esempio pensava che un culturista potesse trasmettere la sua muscolatura ai figli. Questa ipotesi venne smontata dallo scienziato Darwin il quale 50 anni dopo presentò una nuova teoria sull’evoluzione e sull’eredità genetica più attendibile rispett

quella dettata da Lamarck. Darwin affermava che la causa dell’evoluzione non dipendesse esclusivamente dall’adattamento all’ambiente circostante come invece aveva affermato il primo, ma che quest’ultima dipendesse da mutazioni genetiche a volte casuali che con il passare del tempo determinavano cambiamenti anche morfologici in una specie; sarebbe poi compito della natura quello di selezionare solo gli organismi più adatti a vivere nelle condizioni imposte dall’ambiente. Questo processo prende il nome di selezione naturale.

Negli anni successivi scoperte di vario tipo portarono l’Etologia ad un livello di interesse molto alto. Una delle più grande scoperte si ebbe dagli studi condotti dallo scienziato Skinner; questo ultimo mise in evidenza il fatto che esiste un meccanismo di apprendimento da parte di qualunque animale che può essere definito per prove ed errori; i comportamenti seguiti da un premio o una ricompensa tendono ad essere ripetuti ed assimilati, mentre quelli seguiti da una punizione tendono a diminuire e a non essere ripetuti più in futuro. Questo procedimento che viene eseguito in maniera istintiva venne chiamato Condizionamento Operante. Skinner dimostrò la validità del termine con delle prove condotte in laboratorio durante le quali inserì dei topi all’interno di speciali gabbie chiamate Skinner Box costruite da lui stesso, dove era presente una levetta che se schiacciata faceva scattare un meccanismo di ricompensa che rilasciava un pezzo di formaggio all’animale; nelle prime prove il topolino agiva in maniera del tutto casuale e durante i suoi movimenti capitava che involontariamente premesse la levetta; ripetendo le prove un certo numero di volte, il soggetto apprese il gesto del premere la levetta alla consegna di una ricompensa e quindi iniziò a compierlo in modo volontario in vista della ricompensa. Il vero iniziatore dell’Etologia considerato anche come il padre di questa disciplina è certamente Konrad Lorenz; a soli 6 anni ebbe l’opportunità di assistere al meraviglioso evento dell’Imprinting termine coniato da lui stesso.

 

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