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Si tratta di una modalità di apprendimento dei vertebrati durante la quale l’animale in questione è particolarmente impressionabile dal primo oggetto in movimento che vede, arrivando ad associare a questo ultimo una figura materna. Lorenz fin da piccolo fu attratto dalle oche selvatiche a tal punto da volerne allevare una; non avendone la possibilità, si accontentò di un’anatra da giardino la quale, comprata ancora molto piccola, si affezionò molto allo scienziato che aveva seguito a lungo durante il periodo dell’Imprinting, ovvero durante le 36 ore successive alla schiusa dell’uovo. Inoltre, Konrad spiegò come alcuni animali svolgono determinate azioni in modo meccanico; fece l’esempio con un’oca selvatica la quale ogni volta che un uovo scivolava via dal nido, provvedeva a raccoglierlo con un preciso movimento del becco; il movimento veniva portato a compimento anche se l’uovo veniva tolto durante il processo. Nel 1950 Lorenz fondò un associazione chiamata Etologi della quale facevano parte insieme a lui, gli scienziati Nikolas Tinbergen e Karl von Frisch. Essi si dedicarono allo studio non solo dei comportamenti istintivi degli animali, ma anche della filogenesi e dell’ontogenesi delle quali la prima si occupa della descrizione dei rapporti di parentela e di derivazione tra i diversi animali, mentre la seconda dello studio dei processi grazie i quali avviene lo sviluppo biologico del singolo individuo e che quindi permettono il passaggio dallo stato embrionale allo stato adu

Questa nuova corrente di pensiero andava in contrasto con quella testimoniata dai rappresentanti della scuola americana del Comportamentismo, sostenitori del Meccanismo del Condizionamento in base al quale si riesce a fare associare ad uno stimolo una risposta che inizialmente non è direttamente collegata con il primo; ne è un esempio l’esperienza svolta in laboratorio da Ivan Pavlov il quale prima di consegnare della carne ad un cane accendeva una luce rossa; La risposta condizionata che si ottenne fu la salivazione da parte dell’animale alla sola vista della luce rossa. Lo scontro fra i diversi pareri delle due scuole fu molto acceso e durò fino alla fine della seconda guerra mondiale. Era difficile trovare dei punti di concordanza perché gli etologi studiano gli animali nel loro ambiente naturale o in una condizione di semi libertà, mentre i comportamentisti erano interessati quasi esclusivamente ai vari meccanismi di apprendimento. Solo nel 1973 Lorenz, Tinbergen e von Frisch ricevettero il Premio Nobel per la medicina e per la biologia. Oggi questi scienziati sono diventati l’emblema dell’Etologia e verranno ricordati per il preziosissimo contributo che hanno dato allo sviluppo di questa disciplina. Con ciò si è visto come lo studio degli evoluzionisti sia stato come un input che ha portato i vari biologi animalisti a dedicarsi alla ricerca e allo sviluppo dell’Etologia spinti dalla voglia di conoscere la nostra origine con la consapevolezza che, oltre alla razza umana, esistono specie molto intelligenti, come scimmie e pappagalli, che, inizialmente sottovalutati, hanno stupito tutti attraverso comportamenti che prima venivano pensati possibili solo dall’uomo. E’ perciò essenziale conoscere ciò che ci circonda per adattare la nostra specie al pianeta Terra condiviso con tante creature con le quali è importante stabilire un rapporto di rispetto in modo da poter convivere tutti in maniera armoniosa e produttiva. La natura è la nostra casa biologica, e come tale rispettarla è d’obbligo.

 

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