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> The history of mobile phone Issue: 2012-1 Section: 14-16

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La storia del telefono cellulare

 

Gabriele Trovato

 

Quest’articolo parla dell’origine del telefono cellulare, uno degli oggetti più utili e utilizzati perché permette di scambiare velocemente messaggi e di comunicare rapidamente e senza difficoltà da ogni parte del mondo.

 

Nel 1843 il chimico Michael Faraday fu il primo a condurre ricerche sulla possibilità di trasmettere elettricità attraverso lo spazio, possibilità che diventerà realtà solo nel 1865 con Loomis Mahlon, che utilizzò due aquiloni con schermi e fili di rame a 18 km di distanza. Questa scoperta venne utilizzata nel 1921 dal dipartimento di polizia di Detroit, che fece installare nelle volanti degli apparecchi radio-mobili operanti a circa 2 MHz; le numerose interferenze e difficoltà di funzionamento fecero però considerare il sistema come non funzionante. Una possibile soluzione si raggiunse con la creazione della Commissione Federale delle Comunicazioni (FCC), nata nel 1934 per volere del Congresso degli Stati Uniti con il compito di decidere la suddivisione delle frequenze radio, la maggior parte delle quali è riservata al governo e ai casi d’emergenza. Nel 1940, le radio mobili, che nel frattempo avevano incrementato la loro potenza fino ad un massimo di 40 MHz, diventarono più comuni ed alcune aziende cominciarono a pensare di poterle usare a scopo di lucro. Cinque anni dopo nasceva a St. Louis il primo sistema di servizi telefonici radio-cellulari, che raggiunse i 150 MHz grazie a sei canali. Il progetto venne approvato, ma funzionava a malapena a causa delle interferenze. Nel 1947, dopo aver inutilmente proposto all’FCC di aumentare le frequenze radio, l'AT&T creò i primi radio-telefoni per automobile, chiamati anche push to talk, con frequenze con potenza massima di 44 MHz, utilizzabili solo fra New York e Boston; ancora una volta, però, le interferenze rovinarono il progetto. Nascevano intanto nel 1949, con l’autorizzazione dell’FCC, le RCC (Compagnie Radio Comuni). Qualche anno dopo nacquero i primi veri telefoni da auto in Svezia e poi un sistema simile negli Stati Uniti. Tuttavia, questi utilizzavano ancora il sistema push to talk ed erano molto grandi. Nel 1964 venne creato un sistema operante a 150 MHz e funzionante senza il push to talk; cinque anni dopo si giunse a 450 MHZ, ma già nel 1968 l’FCC aveva aumentato le frequenze radio. Per favorire le chiamate via auto, AT&T propose alla FCC un sistema con torri di trasmissione a bassa potenza, che avrebbero coperto determinate aree e che avrebbero usato solo alcune frequenze, poi propose anche un altro sistema che prevedeva la divisione delle città in celle.

Fu l'ingegnere americano Martin Cooper a creare, per Motorola, il primo telefono cellulare, il DynaTAC, presentato per la prima volta a New York il 3 aprile 1973.

Il primo servizio telefonico entrò in funzione a Tokyo, nel 1979 e di lì a qualche anno il servizio fu operativo anche negli Stati Uniti. Nel 1987 c’era già in circolazione circa un milione di cellulari, un numero enorme che comportava anche fastidiose interferenze; si propose allora di aumentare le frequenze, di dividere le celle in celle più piccole o di migliorare la tecnologia. La FCC non aveva intenzione di aumentare le frequenze, e dividere le celle sarebbe stato molto costoso, così ci si rivolse a tecnologie alternative basate comunque su una potenza di 800 MHz. Un anno dopo nacque l’Associazione dell’Industria Tecnologica Cellulare, che contribuì alla creazione della tecnologia TDMA (Accesso Multiplo a Ripartizione nel Tempo) per un cellulare più evoluto, disponibile al pubblico dal 1991.

Dopo questa data, il telefono cellulare ha continuato ad evolversi con nuove tecnologie come il GSM (Global System for Mobile communication), che ha portato ad un incremento fino a 1800 MHz, l’EDGE (Enhanced Data rates for GSM Evolution), che ha aumentato di tre volte la velocità di trasmissione dei dati, il GPRS (General Packet Radio Service) che ha permesso l’aggregazione di più operatori ed una maggiore velocità di internet, l’ LTE (Long Term Evolution) che ha rafforzato l’UTRA (Terrestrial Radio Universal Access) ed il MIMO (Multiple Input / Multiple Output ), il 3G e la sua tecnologia WCDMA per sostenerlo e poi l’HSPA (High Speed ??Downlink Packet Access) che permette al 3G di funzionare velocemente a banda larga e di supportare simultaneamente i servizi vocali. Dopo circa 170 anni di progresso, la storia di quest’apparecchio non è comunque ancora finita, perché ancora oggi si stanno sviluppando nuove tecnologie della telefonia mobile come il 4G, ancora in fase di sperimentazione.

 

Bibliography

  • http://iml.jou.ufl.edu/projects/fall04/keith/history1.htm (University of Florida)
  • www.motorolaphones.net/38-years-ago-first-mobile-phone-call-was-made/ (motorola)
  • http://seor.gmu.edu/student_project/syst101_00b/team19/history.htm (George Mason University)

 

Iconography

  • http://inventors.about.com/od/weirdmuseums/ig/Historical-Radios/Mahlon-Loomis.htm
  • www.general-anaesthesia.com/people/michael-faraday.html
  • http://hitechworldita.net/2011/11/speciale-riflessioni-3d-dual-core-touchscreen-e-motorola-dynatac/
  • http://edition.cnn.com/2011/OPINION/04/01/greene.first.cellphone.call/index.html