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L’attrazione per il satellite naturale della Terra è nata insieme all’uomo. Inizialmente prevalse il fattore fantastico: ma già nel 1865 lo scrittore Giulio Verne, nel suo romanzo “Dalla Terra alla Luna – tragitto diretto in 97 ore e 15 minuti”, quasi azzeccò l’esatta durata del viaggio che vide realisticamente protagonisti i primi astronauti alla “conquista” di Selene, nel luglio 1969.
In realtà, la storia ha dimostrato come l’entusiasmo iniziale sia decaduto nel disinteresse generale già al finire degli anni ’70 in seguito a fattori di complessa interpretazione: i viaggi di routine da un pianeta all’altro appartengono purtroppo tuttora, quasi mezzo secolo dopo l’Apollo 11, al campo della fantascienza.
Ma sull’onda del successo iniziale, i ragazzini di allora - i mitici anni ’60 -, vivevano immersi in un’aura avveniristica, dove, la conquista dello spazio, i viaggi interplanetari e l’utilizzazione di tutte le risorse del sistema solare sembravano, da lì a pochi decenni, potere diventare una semplice routine.
In quel periodo, infatti, i ragazzi italiani viaggiavano nell’immaginario spazio intergalattico, alimentando le loro fantasie grazie agli sceneggiati TV (ad esempio “A come Andromeda”, “Spazio 1999”), accontentandosi momentaneamente di scrutare il cielo scuro e misterioso, delle stesse tinte fosche e nebulose che contraddistinguevano le prime immagini dell’allunaggio, così come apparivano sugli schermi degli ingombranti apparecchi televisivi, nell’estate del 1969: contrasti di luce e ombra ed intense emozioni, in quell’afoso mese di luglio.
L’atterraggio sulla Luna o meglio l’allunaggio della navicella spaziale americana Apollo 11, che depositò il primo uomo sul satellite della Terra, sotto gli occhi attoniti di 600 milioni di persone che seguivano l’evento in diretta TV, risale, infatti, per l’esattezza al 20 Luglio di 43 anni fa. In Italia erano quasi le 4 del mattino (3:56 ÷ 2:56 UTC), 6 ore e mezza dopo l’allunaggio della navicella spaziale Eagle, quando Neil Armstrong iniziò la sua difficoltosa discesa sulla superficie: chiunque possedesse un apparecchio televisivo era rimasto alzato per assistere alla mitica passeggiata lunare!
Ma chi amava credere all’esistenza di grossi sciami di insetti viventi all’interno dei vasti crateri lunari, come ipotizzato da Desiderius Papp nel 1942, restò deluso: solo scure rocce basaltiche ricoperte da rotonde sferette lucenti, il “regolite”.
Fu proprio nel periodo clou di entusiamo aeronautico che fu dato il via al “conio” di numismatica commemorativa dedicata all’evento, tra cui, fenomeno prettamente italiano, la collezione di medaglie dei “Volopionieri” distribuite dalla Shell, nota società petrolchimica. Venti soggetti che ripercorrevano cronologicamente la storia evolutiva del “volo” dagli albori al 1969, dai mitologici Icaro & Dedalo, all’ eroe spaziale Neil Armostrong, primo uomo a mettere piede sulla Luna. Le medaglie dorate andavano rigorosamente incastrate negli appositi fori di un libretto di cartone bordeaux.
In quel periodo di vacanza si andava a mare, ed i ragazzini di allora attendevano con ansia il momento del rifornimento al distributore di benzina sulla litoranea. Dopo una sofferta lotta in automobile tra fratelli e cugini, la contesa bustina in carta velina, veniva quindi freneticamente scartata dal vincitore: la brillante medaglia, appena svelata, alimentava i sogni dei piccoli aspiranti cosmonauti. Aggiudicarsi con 4 pieni un raccoglitore completo di 20 medaglie era praticamente un’utopia. Ci si doveva accontentare di un pezzo “una tantum” e di un mucchio di doppioni! Solo chi aveva il privilegio di essere figlio unico poteva realisticamente agognare al completamento della collezione!
I giornalini si davano da fare per alimentare l’entusiasmo generale…
Ecco la pubblicità del concorso Volistoria quale appariva su “Topolino”.
Ma entriamo nel dettaglio, e ripercorriamo le tappe della “Volistoria”, così come ci venivano proposte nel lontano 1969:
I primi “Volopionieri” appartengono alla mitologia. Prigionieri nel labirinto di Minosse, Dedalo e suo figlio Icaro tentano la fuga con ali artificiali.
Solo Dedalo si salva.
Una delle più grandi e versatili figure del nostro Rinascimento. Leonardo ebbe molte geniali intuizioni sulle “macchine volanti”: persino sull’elicottero ed il paracadute.
Grazie ai fratelli Etienne e Joseph Montgolfierre si alzarono in volo i primi volopionieri della storia grazie ad un’aerostato da loro costruito: Pilâtre de Rozier e il marchese d’Arlandes.
Primo volo con aeroplano a motore. Costruttori e piloti, Wilbur e Orville Wright.
L’aviatore francese Blériot, col suo monoplano, sorvola La Manica da Calais a Dover.
Prima traversata atlantica con aereo terrestre. Gli inglesi Alcock e Whitten Brown, con un biplano Vickers-Vimy, da Terranova all’Irlanda, in circa 16 ore e mezza.
Da New York a Parigi, senza scali, l’audace volo di Lindembergh si conclude felicemente in 33 ore e mezza. Lindembergh pilotava lo “Spirit of St. Louis”, un robusto monoplano Ryan.
Il celebre dirigibile Graf Zeppelin (LZ-127) compie il suo primo volo nel 1928. In 9 anni di servizio trasporta 13.110 passeggeri. Nel ’29 fa il giro del mondo in 20 giorni, 4 ore e 14 minuti.
Primo volo nella stratosfera. Lo scienziato svizzero Auguste Piccard, insieme a Paul Kipfer, raggiunse l’altitudine-record di 15.781 metri con il suo aerostato.
Pilotato da Erich Warsitz, lo Heikel HE 178 (tedesco) è il primo apparecchio a reazione a librarsi in volo.
Primo volo in elicottero. E’ un VS-300 e lo ha progettato, negli Stati Uniti, il russo Igor Sikorsky.
Primo volo supersonico. L’aereo-razzo Bell XS-1, dell’aviazione statunitense, è pilotato da Charles E. Yeager. Velocità: 1078 Km/h; altitudine 12.800 m.
Entra in servizio il De Havilland I, britannico. E’ il primo aereo civile a reazione.
La Russia apre l’era dello spazio con lo Sputnik 1, il primo satellite artificiale della Terra. Pesa 83,6 Kg. e resta in orbita fino ai primi giorni del 1958.
Figura chiave di tutto il programma spaziale U.S.A. Lo scienziato tedesco è particolarmente coinvolto nello sviluppo del razzo Jupiter C, che il 31 Gennaio 1958 mette in orbita il primo satellite americano.
Primo volo umano nello spazio. Yuri A. Gagarin compie un volo orbitale intorno alla Terra sulla nave spaziale sovietica Vostok 1. Il volo dura 108 minuti.
Prima passeggiata umana nello spazio. Il cosmonauta Alexei Leonov “esce” dalla capsula spaziale Voskhod 2, legato a una corda, e fluttua nello spazio per oltre 10 minuti. Il compagno di viaggio è Pavel Belyaev.
Primo collegamento tra due veicoli spaziali. La Gemini 8, con Neil Armstrong e David Scott a bordo, si unisce al razzo bersaglio Agena.
Il primo volo umano intorno alla Luna. La missione Apollo 8 (partenza 21 dicembre, atterraggio 6 giorni dopo) ha come protagonisti gli astronauti Borman, Lovell e Anders.
Neil Armstrong è il primo uomo a mettere piede sulla Luna. Gli altri uomini della missione Apollo 11 sono Aldrin e Collins.
La Shell non fu la sola a commemorare l’evento; ogni nazione si mobilitò, cimentandosi al conio di numismatica “spaziale”: dall’America all’Unione Sovietica, quest’ultima antagonista sconfitta (forse a torto?) dagli Stati Uniti, nel conto alla rovescia per l’allunaggio, sulla scia di quella che fu definita la “guerra fredda”.
Ecco alcuni esemplari di souvenir tematici: medaglie e spille, provenienti dall’Italia e da diverse parti del mondo:
(un errore di data? Beh… dipende dal fuso orario italiano!) da Rizzoli Editore - Sciltian – S.A.N.
Panorama - 1969 L’uomo sulla Luna
21.7.1969 – 3:56:20 mez MMA925
Con il programma Apollo, si chiuse un ciclo ideale inaugurato nel luglio 1969 da Neil Armstrong, comandante dell’Apollo 11, e concluso nel dicembre 1972, da Eugene Cernan, comandante dell’Apollo 17, rispettivamente iI primo e l’ultimo astronauta a “passeggiare”, per così dire, sulla superficie lunare.
Dopo gli sbarchi del programma Apollo, gli Statunitensi piombarono in un limbo di disinteresse, mentre i Sovietici, in preda ad una “rivalsa” retroattiva, si sbizzarrirono a “sguinzagliare” sonde meccaniche (tra cui le Lunakhod), per il prelievo di suolo lunare – ultima missione automatica: la Luna 24 1976.
Di fatto, gli altissimi costi che presupponeva tale tipo di esplorazione, non giustificati da vantaggi reali ed aspettative presunte, tarparono l’entusiasmo delle due superpotenze.
Al silenzio degli anni ’80, seguì, con rinnovato ma ponderato interesse, non più popolare, bensì ristretto ad una limitata élite scientifica, tutta una serie di missioni automatiche coinvolgenti nuove potenze mondiali emergenti:
Si è trattato quasi sempre di sonde ricognitive per il “remote sensing” (es. raggi X) della superficie lunare, che prevedevano un allunaggio da impatto “distruttivo”, in quanto prive di retrorazzi rallentanti la “discesa”.
L’assenza di equipaggio umano e relativa sostituzione con attrezzature robotiche/computerizzate ha privato tali missioni di quel magico “pathos” che coinvolgeva le “masse” e che contraddistingueva la mitica notte del 20 luglio 1969, quando il primo uomo, a dispetto del sospetto di “simulazione”, sollevato dalle cosiddette “Teorie della cospirazione sugli sbarchi lunari” [es. “Teoria del falso allunaggio” di Bill Kaysing (1976) “Teoria del Complotto lunare” di Philippe Lheureux (2001)] - ha lasciato le sue “impronte” indelebili sulla superficie lunare.
E benché la NASA, con a capo Michael Griffin, oggi riceva già un flusso di finanziamenti per la progettazione e collocazione di una base permanente sulla Luna, da realizzare entro il 2020, viene a mancare quell’entusiasmo della “prima volta” degli anni ’60.
Che si stia finalmente concretizzando, seppure a rilento rispetto alle aspettative, il mitico sogno interplanetario riposto nel cassetto da 50 anni? Che questo si avveri sottoforma di “cosmo-reality” in diretta satellitare no-stop, o sottoforma di tour in hotel a “5 lune” per stravaganti milionari in cerca di emozioni, poco importa.
Quel che conta è che tale progetto si realizzi, nel rispetto dei tempi limite previsti (mezzo secolo è veramente troppo!); e poiché difficilmente potremo permetterci un viaggio “low cost” sulla Luna, prepariamoci almeno a prenotare sul web le future medaglie commemorative “Moon base 2020” a edizione limitata! E chissà… forse la Shell, per l’occasione, riproporrà una nuova collezione “Volistoria”.