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> Editorial 2-2010 Issue: 2010-2 Section: Editorials

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Umanità Scienza, Forza

 

A causa di un incidente, lo scorso mese di Agosto 33 minatori sono rimasti intrappolati in una miniera di rame e oro a San Josè, Cile, dopo il collasso di una galleria a 700 metri di profondità. Per 19 giorni sono stati considerati dispersi; poi sono stati localizzati in una cavità, e si è provveduto a realizzare un pozzo verticale attraverso il quale si è potuto comunicare con loro e capire che stavano tutti bene.

Dopo 69 giorni, una grande operazione di recupero li ha tirati fuori sani e salvi. Con questo lieto fine, la Storia della Tecnologia può registrare un importante successo.

Benché questa impresa di soccorso sia unica nel mondo, c’è un altro aspetto della vicenda che è di grande interesse. Come si sono comportati? Come hanno potuto sopravvivere in tale situazione?

La verità è che attorno a loro si è formato un gruppo di uomini che incarnavano le migliori capacità e competenze possibili.

 

Fin dai primi giorni, la loro vita è stata organizzata al meglio, fissando le aree vitali e gli spazi fisiologici anche relazionali.

Sono stati organizzati lavori di gruppo, dividendo i compiti, (come la pulizia) e controllando la loro salute. È chiaro che il contatto continuo con l’esterno è stato fondamentale per dare loro la necessaria speranza. Per tale motivo, non è mancato l’apporto di cibo, medicine, libri, ecc. e i frequenti contatti con i familiari. Molti di questi ultimi si sono stabiliti sulla cosiddetta Collina della Speranza, contribuendo non poco al recupero dei minatori.

Il lavoro di recupero è iniziato quando tutti i particolari del piano tecnico sono stati fissati. Tuttavia, chi poteva immaginare che i minatori in trepida attesa un giorno hanno avuto un problema inaspettato? Un conflitto! Su cosa? Non su chi dovesse essere il primo ad essere tirato su, bensì su chi dovesse essere l’ultimo!

Questo è stato certamente il momento più sublime dell’intera vicenda.

 

Questa storia è la conferma dei nostri peggiori incubi! Gli interventi dell’uomo per abusare dei depositi naturali finisce col diventare, alla fine, una trappola! E quando siamo pronti a parlare della vendetta della Natura sull’uomo, il miracolo si compie! L’animo umano trionfa! La Collina della Speranza diventa un Nuovo Eden!

Nei nostri tempi di egoismi individuali abbiamo registrato la prova del potere del gruppo, oltre le terrificanti prospettive per le comunità umane. Questa è la lezione che spesso non cogliamo o dimentichiamo!